mercoledì 31 ottobre 2007

Made in Italy

Il semipresidenzialismo "alla francese", la legge elettorale "alla tedesca", la sicurezza "alla statunitense", una missione umanitaria "alla inglese", un proporzionale "alla spagnola", una tecnologia "alla giapponese", il contributivo "alla svedese", musica suonata "alla irlandese".
Ma qualcosa "alla italiana" c'è?

Post Scriptum
Per patrioti e non, suggerisco la sottile ironia de "L'Italia domanda (con qualche risposta)" di Enzo Biagi (Bur).

lunedì 29 ottobre 2007

Video cv

Un curriculum su carta e penna? Troppo banale e... preistorico. Messa da parte la bella conqueror, a dare uno slancio creativo al classico strumento per cercare lavoro è il fatto di poterlo inviare in versione video: un minuto, al massimo due, con grafica accattivante di sfondo e, ovviamente, il diretto interessato che fa una breve presentazione di sé e dei suoi obiettivi professionali.
L’idea, guarda un po’, è tutta made in Usa, dove il video cv sta cambiando il mercato della ricerca-offerta di lavoro con il 60 per cento delle realtà aziendali che ritiene la video-candidatura parte integrante del processo di selezione. Per chi desidera avere un’idea basta cliccare su www.vault.com che ha indetto, tra l'altro, un concorso per cercare di definire le linee guida del buon video curriculum: lunghezza, veridicità dei contenuti, naturalezza delle esposizioni. A detta degli esperti, il mix vincente sarebbe tra originalità della forma e concretezza dei contenuti. E da noi? Tra i pionieri il Consorzio Universitario di Pordenone con oltre 1.000 i curricula disponibili on line (su www.unicurricula.it) per facilitare il contatto tra i laureati e il mondo del lavoro.

domenica 28 ottobre 2007

In tema di sicurezza

- Giovedì 25 ottobre ore 18.30 circa – Acilia (Roma)
Situazione: in un locale un uomo esagera con l’alcool anche a scapito delle persone circostanti. Prontamente il proprietario contatta le forze dell’ordine. Si precipitano due volanti con sei agenti.
- Venerdì 26 ottobre ore 20.00 circa – tg1
Situazione: nel corso del servizio girato fuori Montecitorio il solito esibizionista alla Parolini si mette accanto al giornalista annuendo ad ogni sua singola constatazione. Si precipitano tre esponenti della Benemerita per allontanare lo sprovveduto in cerca di notorietà.
- Sabato 27 ottobre ore 3.00 circa - Acilia (Roma)
Situazione: in una via centrale del quartiere viene violato un bancomat. I protagonisti di quello show demente e cialtrone hanno agito indisturbati in quanto non era attivo alcun controllo della pubblica sicurezza che, tra l’altro contattata da una passante, si è presentata a giochi fatti.
Vogliamo discutere sull’organizzazione del sistema-sicurezza della nostra amata Italia?

giovedì 25 ottobre 2007

Tentativi...

Il sito dell’Atac dedicato a noi romani (www.atac.roma.it) mette a disposizione il servizio chiamato “Calcolo del percorso”. Si tratta della possibilità di ottenere l’indicazione di come raggiungere un determinato luogo della città evidenziando strade e fornendo mappe specifiche. Basta compilare l’apposito form specificando punto di partenza e di arrivo e le “opzioni viaggio” (se preferisci muoverti con mezzo privato, con mezzi pubblici - tutti o escludendone una o più tipologie - e con mezzi pubblici e privato insieme). Il servizio, devo ammettere, è molto pratico, facilmente fruibile e immediato nella risposta. La cosa buffa è rappresentata da un commento apposto a chiusura di ogni singola ricerca. Una sorta di “congedo” morale che dovrebbe farci sentire tutti più buoni e giudiziosi. Esempio. Chiedendo come raggiungere Piazzale Flaminio da Piazza Mancini (tragitto breve, si percorre tranquillamente anche con una passeggiata di 20 minuti, ma è solo darvi l’idea di cosa si tratta), una volta avviato il calcolo e fornita l’indicazione (Partenza da piazza antonio mancini - a piedi per 50 metri fino alla fermata MANCINI - Prendere la linea 2 (FLAMINIO) per 7 fermate 2 ogni 4 min. - Scendere alla fermata FLAMINIO - A piedi per 50 metri fino all'arrivo piazzale flaminio - Metri percorsi 2800 metri), appare la seguente frase: “Fare questo spostamento con il trasporto pubblico toglie dall'aria di Roma 533 grammi di CO2”.
Il tentativo è da encomio. Tentativo perché, sebbene ci siano trasporti su rotaie e navette elettriche (e accordi - firmati lo scorso marzo ma operativi tra circa due anni - per far viaggiare le vetture con biodisel), il parco mezzi della Trambus si avvale ancora di alcuni veri e propri pezzi di antiquariato che, traballanti e rumorosissimi, si aggirano per le vie della capitale. Parlo di linee periferiche (ovvio: nel cuore della città devono viaggiare solo mezzi di ultima generazione... o quasi) che spesso costringono gli utenti ad interruzioni di viaggio improvvise dovute a guasti imprevedibili o, forse, fin troppo prevedibili (ma meglio far finta di niente...). Il disservizio molte volte è al limite della follia però accettiamo di buon grado questo primo passo da parte dell'azienda di trasporti, nella consapevolezza che almeno noi utenti stiamo facendo qualcosa nei confronti dell'ambiente.

martedì 23 ottobre 2007

Golosità extralusso

Per mangiarla bisogna pagare 8mila Euro. Sì, proprio 8mila. E' il prezzo record di una pizza ideata da un giovane cuoco di Agropoli (e poi dicono il made in Italy...) che ha battezzato la sua creazione "Louis XIII". A far lievitare (oltre che la pizza), il costo sono gli ingredienti, rigorosamente scelti e di primissima qualità. Si va dal caviale nelle sue tre più pregiate selezioni, all'aragosta Palinurus Elephas, dai gamberoni rossi di Acciaroli al cognac Louis XIII Remy Martin. Nulla si rifiuta ai palati esigenti... E a voi che pizza piace?

Post Scriptum
Visto che oggi sono di tematica culinaria, consiglio il pratico (anche se voluminoso) "Mangiare sano" edito da Tecniche Nuove.

lunedì 22 ottobre 2007

Visiting Amora...

Oggi, tra i media ed internet, che parlano del sesso in modo sempre più esplicito, sembrerebbe che sull'argomento non ci sia nulla in più da dire (o da imparare). Non è stata di questa opinione Sarah Brewer, medico sessuologo e direttrice di “Amora – Academy of Sex and Relationship”, situata nel cuore di Londra, all’angolo di Coventry Street con Piccadilly Circus. Si scendono le scale che portano all’ingresso del percorso e si sente subito il sussurrio di una voce femminile. Non resta che andare oltre, ascoltare e… guardare. Ricevuta un’audioguida (multilingue, tra cui l’italiano... ma guarda un po'!) può iniziare il percorso iterattivo che si svolge lungo sette zone che permettono, in un’ora circa, di avere una panoramica abbastanza completa sull’universo dell’eros e dei comportamenti sessuali. Prima di tutto, si viene informati sulle differenze cerebrali tra uomo e donna. Proseguendo, impossibile non restare stupiti da una vera e propria sfilata di calchi in gesso di genitali maschili e femminili, di varie forme e dimensioni, “per mostrare alla gente che c’è una grande varietà” mentre schermi interattivi illustrano quali sono le zone erogene del corpo umano e come attivarle. E poi, ancora, ci sono video che descrivono i comportamenti sessuali, dall’autoerotismo al feticismo, c’è la sala “Amora Sutra” e quella “Amorgasm – The Orgasm Tunnel” (nomi che non hanno certo bisogno di spiegazioni…) In quella chiamata “Fantasy & Fetish”, invece, si è accolti da due manichini bianchi girati di spalle che invitano a prendere un piccolo battipanni e a sculacciare: i sensori indicano se lo “spanking” sia stato soddisfacente, troppo timido o troppo entusiastico. A fine giro, l’ultimo ambiente è “Wellbeing”, dedicato al benessere sessuale, con particolare riguardo alle malattie sessualmente trasmissibili e a quali e quanti guai si possono attirare con un comportamento sessuale troppo disinvolto. E, per ritemprarsi dalle fatiche, niente di meglio di una sosta presso l’"Aphrodisiac Longe" per consultare un libro ed approfondire una conoscenza appena appresa o sorseggiare un cocktail (afrodisiaco pure quello).
Qual è lo scopo di tutto ciò?
Assolutamente divulgativo, assicurano i curatori che a controprova della loro tesi, hanno previsto anche la presenza, in sede, di un sessuologo, a disposizione di chi abbia domande o dubbi in materia. In realtà, Amora Academy è costata circa 7 milioni di sterline e, nel primo anno, si prevedono 500mila visitatori. Costo del biglietto: 12 sterline (dal mattino fino al pomeriggio) e 15 sterline per un ingresso serale (si accettano scommesse sul motivo sulle 3 sterline in più...). Contando su qualche altra sterlina a testa spesa nel negozio di gadget e nel bar acclusi, gli ideatori pensano di incassare 10 milioni di sterline. Il tutto in nome nel nobile intento di dare agli inglesi un’educazione sessuale scientifica? Lasciateci essere un po’ scettici…

HarryPottermania

Dopo il giallo sul finale dell'ultimo volume delle avventure di Harry Potter (da noi atteso, come da sei anni ormai, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio), per i fan della saga del maghetto più famoso del secolo arriva un'altra rivelazione: uno dei personaggi-chiave, il preside della scuola di Hogwarts, tal Albus Silente, è omosessuale. A fugare ogni dubbio è stata l'autrice stessa, J.K. Rowling, in occasione di un recente incontro con i suoi fan, nella suggestiva cornice della Carnegie Hall di New York.
Sembra che molti appassionati avessero già ampiamente sospettato le preferenze sessuali di Silente, ma ora è venuto il momento della conferma ufficiale.
Saggio, eccentrico ed ironico al momento giusto, da giovane il preside di Hogwarts si era invaghito di quello che più tardi era destinato a diventare il suo rivale, il fascinoso Gellert Grindelwald, simbolo - al pari di Lord Voldemort, altro protagonista della saga - del lato oscuro e negativo della magia.
Non so a voi, ma a me dare conferma sulle preferenze sessuali di Silente a dieci anni dalla pubblicazione di "Harry Potter e la pietra filosofale", è sembrata una gran bella forzatura...

Post Scriptum
Agli appassionati di Harry (e del quiz ad ogni costo), consiglio il curiosissimo "Harry Potter a test" (Alpha Test).

ll futuro sono loro!

Tutto è accaduto la notte di sabato scorso, a Crispano, piccola realtà in provincia di Napoli. Una giovane coppia si è accorta che la figlia di quattro anni non respirava più. Tra l'ansia e il panico, la corsa all'ospedale di Frattaminore si è conclusa con il peggiore dei referti, la constatazione del decesso della piccola. Gli stessi medici, però, hanno notato segni di violenza: scattate le indagini, è stato fermato uno zio della vittima.
Quello della violenza sui minori è uno dei temi più scottanti ed atroci su cui si possa parlare. Sembra incredibile che nel nostro mondo, civile e civilizzato, accadano episodi di così scurrile sottocultura, esempi eclatanti di ciniche barbarie che, nel coinvolgere esseri indifesi come i bambini, risultano ancora più riprovevoli. Episodi simili, purtroppo, sono quasi all’ordine del giorno in un susseguirsi, triste, di “corsi e ricorsi”.
Ieri non c’è stato tg che non si sia affannato a proporre la deposizione di Paolo Onofri, chiara, lucida, senza un velo di imprecisione. La stessa lucidità con cui, prima che scattasse per lui il fermo amministrativo, aveva proclamato la propria innocenza, osannando giustizia nei confronti della colpevolezza di chissà chi. Mi chiedo se persone del genere si siano mai guardate allo specchio. La schizofrenia come alibi di una mentalità contorta, che ostenta potere, che si fa giudice, che decide della vita altrui. Ma perché, a persone del genere, si offre la possibilità di un processo? Perché si dà loro ancora una opportunità di protagonismo?

giovedì 18 ottobre 2007

Money, money, money

E' fresca fresca la notizia (ore 12 am) secondo la quale il Gip del Tribunale di Roma ha emesso sei ordinanze di custodia cautelare per due centralinisti, un'operatrice socio-sanitaria, una segretaria e un chirurgo-ortopedico dell'Ospedale Grassi di Ostia. Secondo quanto accertato dai carabinieri del reparto territoriale di Ostia il chirurgo arrestato avrebbe rilasciato un referto medico falso in cambio di cocaina gratuita. Il personale ospedaliero coinvolto nell'inchiesta provvedeva, funzionalmente ai "ruoli", a ricevere le "ordinazioni" e a far arrivare lo stupefacente ai clienti.

Anche qui che vogliamo commentare? Sicuramente ci sarebbero tante cose da dire ma una la vorrei urlare al mondo intero: al diavolo la legge sulla privacy, qualora i fatti risultassero realmente tali, vorrei conoscere prima di tutto l'identità dell'esimio medico perché, se importa poco o nulla di una segretaria che per due soldi in più si piega a compromessi così squallidi, sapere con esattezza nome e cognome del "professionista" che valuta il mio stato di salute e pago profumatamente per una consulenza sarebbe invece fondamentale. Naturalmente, il passo successivo, dovrebbe essere la radiazione dall'Albo e non, come spesso avviene in questi casi, un esilio forzato - in chissà quale paesino sperduto - giusto il tempo che il ricordo dell'accaduto si scolorisca dalla memoria della gente.

Basta!

Non sopporto più (veramente non li ho mai sopportati...):
- i reality (tutti - sono allergica alla tv spazzatura)
- i talk show (alla porta a porta - gli adulatori di regime sono urticanti)
- le persone arroganti (di quelle che per sostenere una loro tesi alla quale tu rimani perplessa ti sbattono in faccia curriculum ed esperienze professionali)
- i datori di lavoro che se ne approfittano (e che con qualche sorrisino e banale complimento sulla tua “bravura” pensano di farla franca).
Due lamenti che riguardano la sfera “pubblica” e due quella “privata”: oggi mi va così... uno sfogo durante un break, tra un articolo e l’altro.

Post Scriptum
Naturalmente l'elenco potrebbe essere molto più lungo... se volete, dite la vostra.
Dimenticavo: tra il (poco) serio e il (molto) faceto, la lettura per oggi è "Pillole antistress" (Edizioni Il Punto d'Incontro) di Marisa Vidulli. In particolare mi soffermo sull'equazione proposta dall'autrice Calma+Armonia=Felicità. Anche su questa potete dire la vostra...

mercoledì 17 ottobre 2007

Mala tempora...

Riporto integralmente un articolo (un colonnino breve e nascosto a cui personalmente avrei dato una rilevanza maggiore) apparso ieri sul quotidiano "La Repubblica" a firma Aldo Fontanarosa. Titolo (ed è tutto un dire!): “Donadoni: ‘Anch'io sarei andato a votare’ - E il direttore del Tg2 censura l'intervista”.

"Sono bloccato in ritiro, altrimenti sarei andato". E' la vigilia di Italia-Georgia. Ai microfoni di Enrico Varriale, inviato di Rai Sport, il ct della Nazionale Donadoni spiega che avrebbe votato alle primarie del Pd se solo avesse potuto. Ma i telespettatori del Tg2, quando il servizio va in onda sabato 13, non possono sentire né la domanda del giornalista né la risposta di Donadoni. Perché il direttore del Tg2 Mauro Mazza le taglia entrambe, prima della messa in onda. La sforbiciata di Mazza non va giù a una buona metà dei redattori del Tg2 e di Rai Sport. Il sospetto è chiaro. Mazza, direttore nel cuore di An, si premura di tagliare Donadoni perché le sue parole avrebbero portato tanti tifosi ai seggi delle primarie. Ieri così partono le proteste ufficiali. I rappresentanti sindacali del Tg2 e di Rai Sport chiedono se la tv di Stato abbia conosciuto un caso di censura. L'Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai, vuole sapere se l'inviato abbia subìto una vendetta il giorno dopo, domenica. Il giorno dopo, Mazza non manda in onda un secondo pezzo di Varriale. Preferisce scrivere lui, il direttore, il servizio sul 2 a 0 dell'Italia. E' il clima generale, peraltro, a preoccupare la redazione. Mazza non ha forse criticato un giornalista sabato per aver parlato di "saluti fascisti" al corteo di An? Mazza respinge ogni critica: "Il Tg2 aveva chiesto a Rai Sport sabato un servizio su una partita. La parte politica del pezzo era estranea e l'avrei eliminata anche se il ct avesse inneggiato al Polo. Domenica poi ho preferito scrivere io il servizio perché non sapevo, a quel punto, che cosa mi sarebbe arrivato. I saluti fascisti? Non c'erano immagini a documentarli. Quando la sinistra antagonista ha gridato slogan odiosi su Nassirya in corteo, ho preteso le immagini prima di citarli nel Tg2".

Ora, commentare una situazione del genere è impossibile. Si potrebbero dire tante cose e fare polemiche di ogni ordine e grado. Si potrebbe ritirar fuori l’editto bulgaro di berlusconiana memoria o scomodare le antecedenti censure dittatoriali (che un po’ l’hanno ispirato) e poi? L’atteggiamento del direttore del Tg2 è solo una goccia nell’oceano della non cultura e dell’impossibilità (ai giorni nostri, in clima di democrazia...) di avere notizie “reali”, che diano al lettore la possibilità di elaborare coscienza e conoscenza del fatto accaduto in modo del tutto personale.
Molto poco casualmente, in questo post, suggerisco "Il buon giornale, come si scrive, come si dirige, come si legge" (Tea) di Piero Ottone.

martedì 16 ottobre 2007

Dimmi quando, quando, quando...

Ogni giorno ne accade (almeno) uno. Della serie esco da casa e non so se ci ritornerò. Mi riferisco ai cosiddetti "pirati della strada" (anche se li dovremmo chiamare in altro modo, il "pirata", in fondo, porta in sé un'aura affascinante), a coloro che pensano che la guida sia un gioco, un'avventura, un capriccio.
“Non trasformiamo il nostro civile Paese in un far west in cui arrivano gli sceriffi”, ha minimizzato - a mio modesto parere - il Ministro ai Trasporti intervenendo al convegno "Nuove pene per i reati stradali". Informazione e non repressione perché prevenire è meglio che curare. Quanti luoghi comuni, quante belle parole... le solite! “Ci stiamo avvicinando al momento della formazione, alla sicurezza stradale nelle scuole, spero a cominciare da quelle elementari...", ha continuato il Ministro. Anche i verbi utilizzati sono privi di concretezza: perché non trasformare i "spero" e i "se" con qualcosa di più reale?
Non mi interesso di politica e dei suoi perversi meccanismi ma la mia voce ci tengo a farla sentire...
Ritorno a suggerire il piacere di una buona lettura. Oggi è il turno de "L'innocenza" di Tracy Chevalier (Neri Pozza).

lunedì 15 ottobre 2007

Vergogna!

Ieri si sono tenute le primarie, croce e delizia della politica dei giorni nostri. Veltroni ha sbancato, dicono. Ma dicono anche che ad aver votato è stato un esercito di elettori virtuali che si è recato alle urne per votazioni multiple. Ci si vanta di aver “votato” per sei volte senza che nessuno se ne accorgesse. Sei voti, sei euro. E così la politica viene concimata, con la disonestà e la furbizia. Perché purtroppo, nella nostra bella Italia, ad andare avanti è sempre e solo il popolino dei furbi (immaturi)…

Abbiamo tutti una cosa in comune

Conosci, Theo, questa espressione di un poeta olandese: "Sono legato alla terra da legami più che terrestri"?
(Vincent Van Gogh)


Il pianeta su cui viviamo o, meglio, che ci ospita, è ricco di risorse, sfruttate e da sfruttare nella consapevolezza del bene reciproco.
Se solo adottassimo, tutti, uno stile di vita semplice e rispettoso, la Terra non si ribellerebbe mandandoci messaggi, sempre più espliciti, del suo disagio. Ognuno di noi può darsi da fare, trasformando piccole attenzioni quotidiane in gesti di grande effetto. Perché se impariamo a rispettare la Terra lei, a sua volta, non potrà che rispettarci.
Ho chiesto a persone a me care cosa fanno o farebbero per l’ambiente, per tutelarlo e salvaguardarlo. Ecco le risposte. Alle riflessioni, pensateci voi.

“Quando vedo tutta quella spazzatura gettata a caso, fuori dagli appositi contenitori, vorrei contattare il responsabile della nettezza urbana di zona affinché dica agli operatori di fare più attenzione o di passare più spesso. Poi, personalmente, sono molto attenta alla raccolta differenziata di carta e vetro”.
Laura, 81 anni

“Ho fatto installare allo scaldabagno un timer che, con solo tre ore al giorno di funzionalità, è in grado di riscaldare l’acqua per tutta la giornata. Ho anche l’automobile con impianto a gas”.
Walter, 48 anni

“Compro detersivi ecologici e riutilizzo sempre il retro delle fotocopie per appunti e annotazioni”.
Licia, 48 anni

“Ho deciso di utilizzare poco il Nintendo perché per ricaricarlo si consuma tantissima corrente”.
Marta, 10 anni

“Getto sempre la spazzatura negli appositi contenitori a costo di fare chilometri a piedi e, se si dovesse rompere il sacchetto, raccolgo tutto e lascio sempre pulito. Nel locale dove lavoro ho sostituito i faretti con lampade a basso consumo”.
Armando, 39 anni

“Sto sempre molto attenta al consumo eccessivo dell’elettricità e non lascio mai gli elettrodomestici in stand by”.
Livia, 44 anni

“Vivo da solo e, per risparmiare energia, eseguo un unico lavaggio in lavatrice - per capi colorati e non - con acqua fredda. Tutte le lampadine di casa sono a basso consumo”.
Piero, 49 anni

“Quando mi lavo i denti o faccio la doccia, appena mi insapono chiudo l’acqua, per poi riaprirla quando mi devo risciacquare".
Francesca Fabiana, 13 anni

“Utilizzo lo scarico dell’acqua differenziato, a seconda del... ‘bisogno’!”.
Fabio Francesco, 19 anni

“Nel mio beautycase ci sono esclusivamente prodotti vapo e, per registratori & co, utilizzo solo batterie ricaricabili”.
Lauretta, 38 anni

Bloggers Unite - Blog Action Day

domenica 14 ottobre 2007

Riflessioni...

La mia attività mi porta a stare a contatto con la gente per molte ore della giornata, cosa che ha reso possibile la raccolta di alcune considerazioni. Si tratta delle classiche “voci di corridoio”, sussurrate o dichiarate, a cui ho deciso di dedicare questo post, lasciando a chi legge spunti di riflessione.

Dura lex sed lex
“L’indulto è stato soltanto un affare per gli avvocati”.

Scopa e carretto? No, penna e blocchetto
“Sembra che, tra non molto, noi operatori ecologici potremo fare le multe… sai che divertimento?”

Italiano, il pianto ti da una mano
“Quanto costa il latte?”
“1 euro e 50 centesimi”.
“Ma che è aumentato? È un’esagerazione! Questo governo ci prende per la gola, con tutti questi aumenti sui generi prima necessità.”
(la persona in questione, esaurita la sua scorta di lamentele, esce e monta su una fiammante Porche Cayenne)

Come ti (ri)convinco l’elettore
“Giovedì 11 ore 17 tutti al Centro Anziani in occasione delle primarie. Ad ogni partecipante un panino e un bicchiere di vino”.

Confronti idioti per italiani mediocri
“Cosa mai ci importa di pochi orsi uccisi quando in Italia per aborto muoiono 130mila bambini l’anno?”

martedì 9 ottobre 2007

Un nobel (anche) italiano

Mario Renato Capecchi, classe 1937, è tra i vincitori del Nobel per la medicina. Nato a Verona, ancora bambino emigrò negli States con la madre, in cerca di riparo dai disastri della seconda guerra mondiale. Da qui iniziò una brillante carriera scolastica e professionale, ricca di riconoscimenti a livello internazionale, sfociata nell’assegnazione di quello che è considerato il premio di più alto valore che la società possa riconoscere ad uno studioso, appunto il Nobel.
Non è il caso di Capecchi, ma leggendo questa notizia è stato impossibile non pensare alle cosiddette “fughe di cervelli” che, trascurati e considerati poco o nulla, sono costretti ad allontanarsi dalla patria alla ricerca di un sito più ospitale dove esercitare (degnamente) la propria professione. Un fenomeno tutto nostrano, purtroppo. Nella classifica mondiale, l’Italia è all’ultimo posto per investimenti in ricerca e università (ma al settimo per lo shopping in armamenti). I cervelli esportati sarebbero, secondo alcune stime, 30mila l’anno, con costi di formazione degli stessi (perché li facciamo studiare - e pure bene - prima di far prendere loro il volo) intorno agli 8 miliardi di euro. In Italia restano 52mila scienziati, i peggio pagati d’Europa, gente che per passare ore e ore davanti ad un microscopio spesso prende 800 euro al mese, per tre mesi rinnovabili. Magari, i pochi fortunati sono o “figli di” o appartenenti a baronati di ben chiari colori politici (ed è molto probabile che solo un esiguo numero stia lì esclusivamente per merito). Un esempio? Lo scorso 2006 il piano finanziario ha previsto fondi pari a 60 milioni di euro per lo studio delle nanotecnologie. Un passivo pesante rispetto agli altri paesi dell'Europa avanzata, come Inghilterra e Germania che, invece, spendono circa 300 milioni l'anno. A livello mondiale, nel 2006 i finanziamenti pubblici disponibili hanno superato i 4,5 miliardi di dollari e si va oltre i 10 miliardi se si considerano anche quelli privati. Gli Stati Uniti, entro la fine del 2007, arriveranno a stanziare 1,5 miliardi di dollari.
Sono solo alcune cifre. Per riflettere.
Chiudo questo post suggerendo “Memorie di un vecchio felice - Elogio della tarda età” (Longanesi), scritto da un eccellente Piero Ottone.