giovedì 28 febbraio 2008

Nomen omen

Ciccio, Tore, Rosy, Oly, Maddie, Tommy...
Una volta il diminutivo affettuoso era ad appannaggio di pochi. Degli intimi, insomma. La mamma che dispensa dolci vezzeggiativi al suo piccolino, gli adolescenti che si scambiano soprannomi (ops nickname) all'insegna della complicità, gli innamorati che si appellano in modi tutti loro, buffi, trasgressivi, originali.
Quest'aria di familiarità, oggi, i media la riflettono anche sui protagonisti della cronaca, rosa o nera che sia. Perfetti sconosciuti che, proprio grazie a quel diminutivo, iniziano a far parte di noi e della nostra quotidianità. Si tratta, a mio parere, di una subdola invasione della nostra sensibilità che - volente o nolente - si trova così ad essere emotivamente coinvolta in fatti e situazioni che non le appartengono. Ora, se lo scopo - nobile - fosse quello della umana solidarietà non ci sarebbe proprio nulla da dire. Non credo, però, che sia così. L'obiettivo è quello di creare un legame forte tra noi "spettatori", le vittime e i carnefici, un legame che tenga incollati allo schermo o che faccia comprare una rivista in più, sempre ed esclusivamente per motivi di marketing.
Io, se proprio la devo dire tutta, non amo chiamare i conoscenti con dei soprannomi affettuosi. Lo faccio con i miei nipoti e il mio fidanzato, spesso con mia madre. E, soprattutto, non amo che gli estranei usino generosamente nomi e nomignoli con me. Mi fa semplicemente venire i brividi pensare che uno come Olindo Romano mi possa rivolgere la parola dicendo: "Ciao Lalla"...

Post Scriptum

Torno a consigliare un buon libro. Si tratta di "La scoperta dell'alba" di Walter Veltroni (Rizzoli)

domenica 24 febbraio 2008

Bipensieri settimanali 1

Lunedì 18 febbraio: ci si sveglia con una notizia raccapricciante, quella di una bimba di 4 anni stuprata selvaggiamente da un mostro che avrebbe dovuto essere in galera per scontare 6 anni di pena per lo stesso motivo. Un recidivo, insomma, libero dopo appena un anno grazie alla nostra legge lacunosa e grazie ad un giudice che non è stato in grado di fare il proprio lavoro (un incompetente probabilmente messo lì grazie a qualche politico compiacente tanto, come dice Mastella, “lo fanno tutti, ma che male c’è”).
Allora mi sono chiesto: se è vero che la prima repubblica è finita per tangentopoli e il governo Prodi per i capricci di un ministro dedito agli “inciuci”, è possibile che in 20 anni non si sia trovata cura per il peggiore dei mali politici, la corruzione?
Nell’attesa che la giurisprudenza Italiana venga adeguatamente riformata, forse l’unica cosa da augurarsi è che eventi drammatici come quello accaduto ad Agrigento coinvolgano proprio le persone addette all’applicazione delle leggi per far loro aprire gli occhi oltre che il portafoglio sempre assetato di vil denaro. E’ una amara realtà ma episodi come l’omicidio di Francesca Reggiani (Tor di Quinto) sono la prova di come le Istituzioni si affrettino a reagire solo quando ad essere coinvolti siano i cittadini di serie A.

Martedì 19 febbraio: “dopo aver governato bene la Regione, Storace ora si propone come sindaco di Roma. E tutti i pretendenti al Campidoglio dovranno fare i conti con lui”: lo sostiene il consigliere provinciale de La Destra, tal Alessio Nardini. Probabilmente il signor Nardini non si ricorda che l’ultimo disavanzo attribuito alla giunta Storace nel 2004 ammontava a 10 miliardi di euro, debito che lievitava ulteriormente a causa dei bilanci sballati delle singole ASL. Personalmente sono convinto che Storace non diventerà mai sindaco di Roma e che molto probabilmente gli conveniva ancora vivere all’ombra di Berlusconi. Giacché però ha deciso di correre da solo spero che la sconfitta che gli si prospetta, gli dia modo di meditare sui suoi loschi intenti ed errori precedenti.

venerdì 22 febbraio 2008

Il lavoro non è per tutti!

"Per lavorare si sveglia alle tre di notte. Il suo è un lavoro pericoloso. Angelo 'dipende' da un'azienda di Carini, alle porte di Palermo, che smaltisce rifiuti speciali. Raccolgono le batterie esaurite, l'olio vecchio delle macchine, ferro e metalli. Con il furgoncino, guidato dal fratello (che ha 28 anni), arrivano fino a Gela. 'Sono cinque anni che lo faccio', dice. Quasi dieci ore di lavoro al giorno. La sua paga è di 300 euro alla settimana. 'Cosa faccio nel weekend? Sono stanco e mi riposo'".

Un breve stralcio di un articolo su "La Repubblica" di oggi.
Se fosse l'intervista di un lavoratore precario, probabilmente sarebbe una lettura priva di significato, la descrizione di una realtà talmente comune da apparire quasi come "normalità". Sapete invece chi è Angelo?
È un minorenne che lavora, di nascosto, nell'ombra, come tanti altri nella nostra civile, moderna, colta Italia.
I dati sono allarmanti: l'ultima indagine risale al 2002 e la precedente addirittura al 1967 e all'inizio del nuovo millennio (ma non c'è motivo di pensare che le cose ad oggi siano migliorate, anzi) i ragazzi con meno di quindici anni che svolgevano un qualsiasi tipo di attività lavorativa erano 144.285, cioè il 3,1 per cento dei circa 4,5 milioni di bambini di quell'età.
La percentuale sale man mano che cresce l'età: lo 0,5 per cento tra i sette e dieci anni, il 3,7 per cento tra gli undici e i tredici, ben l'11,6 per cento dei bimbi di quattordici anni.
Io sono stordita da queste cifre.
Bambini maltrattati, violentati, abusati. Non solo sessualmente, ma moralmente, eticamente. Allora mi chiedo: ma che tipo di persone ci sono dietro questi orrori?

mercoledì 20 febbraio 2008

Il padrone comanda 2

Paperino e Topolino saranno banditi dalla televisione cinese. L'organismo addetto alla censura, tal State Administration of Radio, Film and Television (Sart, - incredibile che sia un acronimo definito in lingua inglese!) li ha proibiti in tutte le reti televisive locali dalle cinque alle nove di sera, estendendo così di un'ora il divieto imposto nell’estate del 2006 che prevedeva lo stop fino alle 20. La misura è stata presa "per creare un ambiente favorevole per l’innovazione nell’industria cinese dei cartoni animati".
Lascio a voi i commenti. A me sembra solo un altro messaggio di totale chiusura da parte di una potenza che, però, i confini degli altri stati li invade eccome, spesso e volentieri in modo non del tutto eticamente corretto.

domenica 17 febbraio 2008

Il padrone comanda...

"Nessuna delle promesse delle autorità cinesi sui Giochi di Pechino 2008 è stata realizzata. Almeno 180 giornalisti stranieri sono stati arrestati, aggrediti fisicamente o minacciati in Cina": è la denuncia dell'organizzazione Reporter Sans Frontieres che ha accusato la Cina di non compiere progressi circa la libertà di stampa. Aspettiamo con ansia la reazione del colosso orientale che nel frattempo può vantare l'appoggio del regno Inglese che ha obbligato i propri atleti a firmare un documento che li impegna a non fare valutazioni politiche o sui diritti umani. Mi sapete spiegare i motivi di tale sudditanza che da tempo già espressa a livello economico, ora è evidentemente di carattere politico?

venerdì 15 febbraio 2008

Tutto e il contrario di tutto

Fresco fresco dal sito de "La Repubblica", c'è da far girare la testa...

20:30 Udc-Pdl: partita ancora aperta
"Domani o Casini mette la parola fine o altrimenti la mettiamo noi: adesso bisogna decidere". Lo afferma il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, rientrando a Palazzo Grazioli. Segno che al di là dei proclami, le anime centriste del Pdl sono ancora al lavoro per un accordo con l'Udc.

19:39 Berlusconi chiude con Udc
"Non sono io che chiudo le porte. E'inaccettabile per gli altri che ci sia un altro simbolo oltre a quello della Lega". Così Berlusconi sembra chiudere definitivamente le porte in faccia a Casini e alla sua richiesta di federarsi con Pdl.

19:11 Casini: "Domani finisce telenovela"
"Ho parlato con Berlusconi - ha detto Casini al termine del suo primo comizio a Salerno - Ho detto che domani è il giorno della decisione finale. Così questa telenovela finisce con buona pace di tutti. Credo che ciascuno oggi si deve assumere le proprie responsabilità". Domani, quindi sapremo se l'Udc andrà con Pdl.

17:53 Berlusconi richiama Casini
Silvio Berlusconi ha richiamato a telefono Pier Ferdinando Casini, che lo aveva contattato, senza successo, questa mattina. "Sì, l'ho sentito: è stata una telefonata cordiale, come sempre". Lo ha detto il leader Pdl, a margine della registrazione di una trasmissione tv. Alla domanda se l'Udc entrerà nella lista del Pdl, il leader di Fi ha risposto: "Questo chiedetelo a Casini".

13:00 Casini: "Prima di tutto affrontare rapporto con Cdl"
"Accordi con la Rosa Bianca e altri? Abbiamo innanzitutto la necessità di chiudere in bene o in male questo rapporto con il Centrodestra: che è un rapporto di 14 anni, fatto di convinzioni e non di convenienze. Dopo di che decideremo anche tutti gli eventuali apparentamenti. Francamente abbiamo tante persone che ci sollecitano a fare accorpamenti diversi".

12:12 Maroni a Casini, "basta col dentro o fuori"
''La Lega è la Lega e questa alleanza ha senso sia per noi che per Berlusconi''. E a propsotio della posizione dell'Udc di Pier Ferdinando Casini, ''si deve porre fine alla telenovela 'dentro o fuori' il Pdl''. Lo ha affermato il capogruppo della Lega alla Camera, Roberto Maroni.

09:44 Casini: "Se andiamo soli dopo il voto non ci alleiamo con il Pdl"
Se l'Udc dovesse andare alle prossime elezioni da sola e il centrodestra non raggiungerà la maggioranza i centristi "staranno all'opposizione: pensare oggi di fare alleanze dopo il voto è una cosa che sta tra il grottesco e il ridicolo. Se il centrodestra non avrà la maggioranza si potranno creare situazioni diverse".

09:26 Casini: "Ma tenere il simbolo Udc è irrinunciabile"
"Ieri la direzione del partito si è espressa molto chiaramente - ha detto Casini - chiedendo che sia irrinunciabile la presenza del nostro simbolo. Ebbene questa è una certezza - ha proseguito - gli elettori troveranno il nostro simbolo sulla scheda. La nostra preferenza è per un accordo con il centrodestra - ha continuato Casini - se si potrà fare bene, altrimenti la nostra decisione è quella di andare da soli".

09:19 Casini: "Ho telefonato a Berlusconi ma era occupato"
"Poco fa ho telefonato a Berlusconi, un gesto che mi sembrava importante ma non l'ho trovato, era occupato mi richiamerà più tardi. E' giusto che lo chiami io, definiremo nelle prossime ore il da farsi ma prima di fare una scelta definitiva è opportuno che ognuno si assuma la propria responsabilità ".

09:12 Casini: "Ingresso in Pdl non è questione di posti"
"Questa telenovela sta diventando stucchevole, ma anche pregiudizievole non solo per l'Udc ma anche per il Popolo della Liberta. Non c'è un tira e molla, noi non chiediamo posti, semmai rinunciamo... per me i posti sono importanti, ma è più importante la politica. Altrimenti avrei accettato le offerte avute finora". Così il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini.

09:11 Casini: "Entro domani decido"
"Per me sono ore decisive, ma entro domani devo sciogliere le riserve sulla proposta formulata dalla direzione nazionale del mio partito, in merito anche alla mia eventuale candidatura a premier. Ecco perché nelle prossime ore chiamerò Berlusconi". E' quanto dichiara il leader dell'udc, Pier Ferdinando Casini, intervenuto telefonicamente alla trasmissione tv 'Panorama del giorno'.

Secondo voi, come va a finire? Per ciò che mi riguarda vi dico: attenti a quei due...

domenica 10 febbraio 2008

Pensieri settimanali 8

Lunedì 4 febbraio: Italia 1 ore 18.30 durante il telegiornale del gossip e delle veline appare il solito servizio finto moralista. Che la soglia di povertà nel nostro paese si sia purtroppo alzata è cosa nota da tempo, ma quale miglior momento di questo per tirar di nuovo fuori il problema naturalmente secondo un'ottica propagandistica?

Martedì 5 febbraio: è tempo di par condicio, non solo nella comunicazione politica. Al tg doppio servizio di cronaca: un dj illuminato lungo la via di Damasco prende i voti e diventa frate; una hostess improvvisa uno spogliarello nella cabina di pilotaggio, naturalmente durante il volo. Come dire: il diavolo e l’acqua santa.

Mercoledì 6 febbraio: una delle tante contraddizioni del nostro paese ci fa guardare al miglioramento dei conti pubblici con estremo sospetto, a causa di una corruzione dilagante. Ma quando i malandrini vengono sorpresi con le mani nel sacco, le Istituzioni come si comportano?

Giovedì 7 febbraio: la vicenda fiscale di Valentino Rossi si avvia alla conclusione con un maxi patteggiamento. La domanda è sempre la stessa: un cittadino comune avrebbe mai potuto usufruire degli stessi privilegi pur dovendo al fisco cifre nettamente inferiori?

Venerdì 8 febbraio: sciolte le camere e proclamata la data delle elezioni sembrano svaniti gli antichi dissapori tra il cavaliere e i suoi più o meno ex alleati. Insomma sembra proprio che Giuda, Barabba e Ricky, sposino di nuovo la causa comune…

Sabato 9 febbraio: è nato un nuovo fiore nel vivaio della politica. Pezzotta e Tabacci inventano la rosa bianca, un “movimento federativo e moderato per rompere l’attuale bipolarismo muscolare”. Ma de che?

Domenica 10 febbraio: Napolitano e Ciampi prima di lui, ha drasticamente ridotto le spese del Quirinale per un totale di circa 800mila euro. Potrebbe essere un esempio per gli abitanti del nostro sottostimato ma pluristipendiato parlamento.

venerdì 8 febbraio 2008

Da donna a donna

Gentile Onorevole Prestigiacomo,
le volevo dire che ieri, durante la trasmissione “Annozero” non ha fatto una gran bella figura. Non bastano capelli ben curati, trucco sobrio, visino da angelo e un maglioncino di triplo cachemire a darle autorevolezza. A prevalere sono sempre l’ostentazione e l’arroganza della classe politica che rappresenta, belle parole, troppe, e pochi fatti, sterili. E poi la dialettica: basta con l’enfasi dei verbi ripetuti (ma qualcuno glielo ha detto che “Spero, sono convinta, credo” è una sequenza che cela contraddizioni semantiche? Perché si ostina ad utilizzarla meccanicamente, senza riflettere?), basta con contenuti imprecisi e scarsa conoscenza della quotidianità italiana, basta con atteggiamenti poco rispettosi nei confronti degli interlocutori. Io che l’ho ascoltata, con critica attenzione e con il piglio di chi è molto prevenuto, lo ammetto, mi aspettavo comunque qualcosa di più. Un confronto serio e non uno spettacolo di piazza, indegno per una persona che fa politica con convinzione e non per dare pregio effimero al proprio curriculum.
E poi, Onorevole Prestigiacomo, mi spiega il suo esagerato entusiasmo per Marcello Dell’Utri? Per lei una condanna con l'accusa di concorso in associazione mafiosa non significa nulla? Come fa ad esprimere comprensione per lui decantando al contempo le sue origini siciliane? Mi dispiace, ma evidenzia di nuovo una intima contraddizione, la stessa che anima lo spirito del suo partito. E, ancora, come fa a definire semplicemente “goliardata” l’esuberanza di pessimo gusto con cui i suoi colleghi di destra hanno risposto al discorso di Prodi in Parlamento?
Io non mi sento rappresentata da lei, come politica e come donna. Se le tanto inflazionate “quote rosa” dovessero nutrirsi di personaggi come lei, glielo confesso chiaramente, preferirei una società politica nettamente patriarcale. E sa perché, con persone come lei, ci allontaniamo sempre di più dalla società “ideale”? Perché manca il dialogo tra le parti, manca l’intento comune, manca l’amore vero per la res publica, manca il quid in cui credere. Urla, stridori e sgarbatezze, non possono essere i presupposti per una "civile" campagna elettorale.

Post Scriptum
I modi, il costumi e le maniere rinascimentali del “vivere comune” ci sono pervenuti grazie ad un’eloquente opera di Stefano Guazzo, “La Civil Conversazione”. Ne consiglierei la lettura a molti dei nostri amati politici.

domenica 3 febbraio 2008

Pensieri settimanali 7

Lunedì 28 gennaio: questa mattina ho notato una certa euforia a causa della caduta del governo e la conseguente speranza di rivedere “il cavaliere mascarato” in sella ad esso. E' l’inizio della trama de “Il ritorno dello sceriffo di Nottingham negli stracci di Robin Hood”, da oggi nei migliori cinema.

Martedì 29 gennaio: chi pensa che in Italia la magistratura svolga il suo ruolo indipendentemente dalle questioni politiche commette un errore grossolano. E sono le ultime vicende a confermarlo. Con l’indagine sulla moglie di Mastella, il suo fermo cautelare e la revoca degli arresti. Tutto nell’incredibile arco di tempo di due giorni. A me fa pensare male, e a voi?

Mercoledì 30 gennaio: oggi le comiche - “carosello Italiano”... in America Jim Carrey/ in Inghilterra Mr Bean / in Francia Sarkozy / in Italia son tutti lì (a palazzo Chigi).

Giovedì 31 gennaio: bollette del gas gonfiate, semafori truccati, autovelox tarati male, servizi non sempre a misura di utente: si può pretendere onestà dei nostri governanti e una amministrazione secondo la legge, quando ogni giorno non si sentono altro che pessime notizie? Penso che oramai il Male abbia preso il sopravvento sul bene…

Venerdì 1 febbraio: prima di andare a votare,la monetina devi tirare. Voto poco convinto? Fai la croce sul sorriso finto (Berlusca). Pensi che andare in bici sia una cosa bella? Metti una croce sul mortadella (Prodi). Tanto alla mafia ogni cosa può andare purché nel governo possa restare.

Sabato 2 febbraio: a due giorni da Annozero e dalla caduta del governo, già si parla di mettere mano al palinsesto rai. Speriamo che le inchieste di Michele Santoro non siano sostituite da altre fiction o quiz a premi, gli unici in grado di addormentare i cervelli dei telespettatori.

Domenica 3 febbraio: qualcuno di voi mi sa dire in quale versetto del Corano è scritto che le donne down devono inconsapevolmente essere immolate alla causa islamica? E chi mi sa indicare dove è scritto che un giornalista va perseguitato qualora sottolinei la verità nell’interpretazione del libro del Profeta riguardo i diritti delle donne?