domenica 25 maggio 2008

Pensieri settimanali 12

Lunedì 19 Maggio: Oscar Pistorius finalmente ammesso alle olimpiadi. Il ribaltamento della sentenza è a mio parere un pochino ambiguo. L'uomo tecnologico che sfida la normalità sui 400 metri è di certo un accattivante motivo per monetizzare l'evento olimpionico
Martedì 20 Maggio: Servizio shock sul TG1 delle ore 20. A Roma, nel quartiere Prenestino, ogni sera è facile imbattersì in transsesuali che svolgono liberamente la loro squallida attività. A sostegno dell'indignazione degli abitanti la troupe del tg ha seguito l'assalto di polizia e vigili: le forze dell'ordine erano intente a trascinare via i malcapitati, in una vera battuta di caccia, senza rispetto per la preda. Il classico servizio di effetto, simbolo di una informazzione da regime... light.
Mercoledì 21 Maggio: Napoli in primo piano per il primo consiglio dei ministri del nuovo governo parte Quattro. Da piazza del Plebiscito è scomparsa ogni traccia di spazzatura. Che l'emergenza rifiuti sia stata risolta? "meno male che Silvio c'è"
Giovedì 22 Maggio: L'amministrazione statunitense ha somministrato farmaci idonei per gravi disturbi mentali a detenuti stranieri in attesa di espulsione. Accade dal 2003 ed è strano che il nano di arcore allora presidente del consiglio non abbia preso spunto da questo aspetto -tutto americano- del concetto di libertà.
Venerdì 23 Maggio: Anna Maria Franzoni è stata condannata in via definitiva a 16 anni di carcere. Non entro in merito alla sentenza nè alla sua spettacolarizzazione mediatica (modello Bruno Vespa), ma una considerazione a livello giuridico lasciatemela fare. Se per un omicidio la legge Italiana prevede l'ergastolo,come mai tra indulto, buona condotta e probabile grazia,le porte della galera si aprono sempre prima? Modello da esportare nel paese della libertà...
Sabato 24 Maggio: finalmente una bella partita, una bella atmosfera e un capo di stato che dà valore all'evento. E, lasciatemelo dire, una vittoria pulita. La Roma conquista la coppa Italia per la nona volta.
Domenica 25 Maggio: si fa tanto parlare del ponte sullo stretto, opera grandiosa ma di indubbia utilità. Sopratutto per i netturbini di Messina costretti a scioperare perchè non percepiscono lo stipendio da marzo.

venerdì 23 maggio 2008

Cose di casa nostra...

Afef Jnifen, tra gli ospiti al Festival di Cannes, ha attaccato fermamente "Gomorra", il film di Matteo Garrone tratto dal libro di Roberto Saviano. Riferendosi anche al “Divo”, pellicola di Paolo Sorrentino sulla figura di Giulio Andreotti, la ex modella tunisina ha polemizzato sull’opportunità di presentare alla Croisette opere che mostrino solo i lati più negativi del nostro paese. “I panni sporchi si lavano in casa - ha sottolineato la moglie di Marco Tronchetti Provera - con film come questi si mostra all’estero un’immagine negativa. L’Italia non è solo criminalità e corruzione”.
Come dire: alla camorra ci pensi l'Italia. No anzi, ci pensi la Regione Campania. No meglio, ci pensi direttamente solo Napoli...
Che bell'esempio di civiltà, Signora Afef, complimenti!

Post Scriptum
E' proprio giunto il momento di leggerlo, questo "Gomorra". So di dover affrontare una letteratura dal duro realismo e, quindi, lontana dal mio desiderio di "evasione", ma credo sia un doveroso tributo che mi sento di dare al suo coraggioso scrittore.

mercoledì 21 maggio 2008

Cultura vs Omertà

Una partita persa ancora prima di iniziare.
Quella tra il potere subdolo, oscuro, e la cultura.
Riferisce il quotidiano partenopeo "Il Mattino" che a Roberto Saviano, dopo una lunga trattativa, non è stato concesso di abitare in un appartamento al Vomero in quanto un gruppo di proprietari dello stabile si è opposto alla presenza dello scrittore di "Gomorra" definendola "non gradita".
Come dire:
Signor Saviano, ci dispiace, ma non vogliamo preoccupazioni da uno come lei. Con il suo libro ha creato un caos che non può neanche immaginare: quei signori da lei denunciati saranno pure arroganti ma noi non vogliamo aver niente a che fare con loro. Ha scelto lei di fare la guerra alla camorra, non noi, chi glielo ha fatto fare? Noi siamo convinti che, certi meccanismi, non vadano proprio toccati...
Sinceramente questa notizia mi ha lasciato senza fiato.

Post Scriptum
Sto terminando di leggere "Il cacciatore di aquiloni" (Piemme). Le pagine scorrono piacevolmente, le descrizioni sono particolarmente sensibili e lo spirito che anima il racconto è in grado di tirar fuori le emozioni più nascoste. Ovviamente il film ne è solo una sintesi, profonda e curata ma solo una sintesi di passaggi ben scelti.

giovedì 8 maggio 2008

Finalmente ho visto un bel film...

Premetto che non mi appassiona andare al cinema. A dirla tutta, mi annoia proprio e il buio pesto della sala mi genera una certa ansia. E ci può stare per una che, come me, ama gli spazi aperti e i profumi della natura.
Però non disdegno l'avventura quando un regista si cimenta con i romanzi. Una sfida che, nel mio piccolo, mi piace valutare e - perché no - criticare. Un film che ho apprezzato molto e che trovo tra le migliori trasformazioni di carta scritta in celluloide è "La leggenda del pianista sull'Oceano", tratto dal monologo di Alessandro Baricco "Novecento". Brividi a fior di pelle, non aggiungo altro. Dopo tanto tempo, e qualche delusione storica o contenutistica, domenica scorsa ho veramente apprezzato "Il cacciatore di aquiloni", ispirato al bestseller di Hosseini Khaled. Non ho letto il romanzo, lo ammetto, quindi a differenza del solito in cui mi avvicino al film consapevole di trama e stimoli emotivi, questa volta ho voluto provare a non partire prevenuta, almeno non del tutto (e va bene, la tentazione di informarmi un po' l'ho assecondata lo stesso facendo un giretto sul sito del film...). E sicuramente ne è valsa la pena, perché la storia raccontata sullo schermo si è rivelata ricca di sensibilità, interessante la musica, intensa l'espressività degli attori, professionisti e non. Non banale anche nei tratti più drammatici e, soprattutto, di una semplicità che va dritta al cuore. E devo dire che in un mercato ambiguo e spesso di dubbio gusto come quello cinematografico, ogni tanto una perla di saggezza non guasta...

Post Scriptum
Nel suo godibile stile, immediato, che fa gioco su uno stranamente comprensibile vernacolo siciliano, mi sono regalata una pausa letteraria con "Il tailleur grigio" di Andrea Camilleri. Lontano dalle fatiche di Montalbano, lo scrittore siciliano dipinge un altro scorcio di una realtà tipicamente italiana.

domenica 4 maggio 2008

Pensieri dal mondo

Usa e Inghilterra esportano la loro democrazia di violenza
Se è vero che Guantanamo è stato costruito per debellare il terrorismo, perchè in una delle sue gabbie ha lungamente sostato tal Sami al-Haijj? Il prigioniero in questione è approdato nell'inferno cubano per sette anni, tempo necessario perchè si comprendessero identità e lavoro del malcapitato. Si tratta di un giornalista di Al Jazzeera, in Pakistan con regolare visto per svolgere la sua professione di cameraman. Come altri prima di lui l'esperienza è stata drammatica e traumatica: evidentemente gli abusi di Abu Ghraib non anno insegnato. E se allora per sedare l'opinione pubblica furono scelti fra tanti due soldati processati alla svelta, chi risponderà sulle vicende della fortezza cubana?
A crudeltà, i cugini d'oltreoceano non sono di certo da meno. Ma, in più, rivelano una disgustosa dose di codardo perbenismo, "appaltando" agenti pakistani. Nel 2004 un uomo di Manchester ha descritto ogni genere di tortura da parte degli 007 di Islamabad, "autorizzati" dagli stessi servizi segreti britannici pronti a tutto pur di avere informazioni legati al terrorismo.

Impara l'arte...
Se i paesi anglosassoni sono bravi ad esportare la violenza, noi lo siamo con i capitali con totale irriconoscenza da parte dei beneficiari. E' accaduto in Bolivia con la nazionalizzazione di Entel supportata da forze Italiane (udite udite: Telecom è giunta fino qui) da 12 anni. Oggi la suddetta azienda telefonica è una delle imprese migliori del paese, ma il presidente Boliviano fa orecchi da mercante nei confronti di chi rivendica una onesta rivalutazione di un patrimonio rilevato all'epoca del suo quasi fallimento.
Qual è il meccanismo secondo il quale le imprese si preoccupano di sanare situazioni di emergenza di realtà non Italiana quando, come tutti sappiamo, numerose nostre aziende versano in situazione di estremo disagio?