martedì 29 gennaio 2008

Pausa di riflessione

L’ha invocata il Presidente Napolitano, questa mattina, al termine delle ultime consultazioni. L’incontro con la delegazione di Forza Italia (quasi un'ora di colloquio e, ci auguriamo, di costruttivo confronto) e quello con il Pd (decisamente più breve forse perché Veltroni & co. hanno affrontato la questione con le idee molto chiare) hanno evidenziato la profonda contraddizione su cui dovrà lavorare Napolitano. Votare subito o cambiare leggere elettorale per recarsi al voto in un secondo momento. Deciderà chi di dovere, a noi non rimane che aspettare.
Quello che sintomaticamente emerge da questo grande caos di idee è che oltre a noi, pseudo “popolo sovrano”, e ai diretti interessati, si sentono attratti e coinvolti dalla questione politica italiana anche altre autorità. A dire con fermezza la loro sono stati infatti Montezemolo della Confindustria, la Conferenza Episcopale Italiana nella persona di monsignor Betori e Sangalli, presidente della Confcommercio. Volendo, si possono mettere nel conto anche le parole del commissario Ue Almunia che ha auspicato per l’Italia “una prospettiva di stabilità”. Insomma, questa volta, la situazione sta a cuore proprio a tutti.
Senza dimenticare, poi, che stiamo per affrontare il processo di Erba (vedo e prevedo una serie di Porta a Porta stile soap opera), che il signor Mastella con il canino evidentemente avvelenato proclama querele e denunce per tutti, che Cuffaro ha offerto cannoli a destra e manca (sorry… più a destra che a manca), che Napoli continua a soffocare sotto quintali di spazzatura, che Berlusconi nega di aver incitato la “discesa in piazza”, che Fini oltre al politico fa il papà e cambia persino i pannolini, che a Trento una donna è stata sfigurata con l’acido dal marito magrebino…
Non sarà che stanno accadendo troppe cose tutte insieme? Forse avremmo tutti bisogno di una pausa di riflessione...

Post Scriptum
Tra vampiri, licantropi e romanticismi liceali, suggerisco "New Moon" (Fazi Editore) di Stephanie Meyer. Contenuti fantasy e stile scorrevole: mia nipote mi ha coinvolto in una piacevole escursione nell'immaginario adolescenziale.

domenica 27 gennaio 2008

Pensieri settimanali 6

Lunedì 21 gennaio: circa 50 miliardi di Euro, “un fiume in piena”, sono transitati verso il sud Italia per opere mai realizzate. Si riesce a capire perché gli Inglesi hanno sempre osteggiato l’entrata nell’Europa unita, commercianti come lo sono stati non volevano essere derubati.

Martedì 22 gennaio: ancora un film sulle atrocità compiute dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. A quando un film sulle atrocità di Israele nei confronti della Palestina? La Storia qualcosa dovrebbe pur insegnare…

Mercoledì 23 gennaio: Muore Arrigo Boldrini, comandante partigiano che sacrificò la propria giovinezza a favore di un’Italia libera dall’arroganza nazifascista. Poco risalto alla sua figura dai mezzi di comunicazione, completa indifferenza da parte delle reti Mediaset che gli preferiscono notizie e commenti sul grande fratello.

Giovedì 24 gennaio: nel 60mo anniversario della costituzione, mai si era registrato un alto tasso di corruzione tra le parti politiche. Forse dopo la guerra Italiani e Americani avrebbero fatto meglio a lasciare il paese alla monarchia: avrebbero governato in pochi e in pochi avrebbero mangiato. E noi saremmo ancora la motrice della cultura Europea e mondiale.

Venerdì 25 gennaio: Si parla di sicurezza sul lavoro ogni giorno,un bollettino di guerra tra morti e intossicati. Ma avete notato in giro per Roma in che condizioni lavorano gli addetti alla potatura degli alberi? Spesso e volentieri non indossano ne mascherina ne casco di protezione, il tutto davanti lo sguardo indifferente del responsabile.

Sabato 26 gennaio:La regione tradivo/i cannoli offrivo/e la poltrona? Addio! Firmato: Totò Cuffaro

Domenica 27 gennaio: è caduto il governo delle ripicche, dei capricci e dei dispetti. Sono in corso le consultazioni: adesso “siamo veramente alle comiche…” Fini profeta!

sabato 26 gennaio 2008

Sette

Sette uomini. Salgono sul tram e inizia lo spettacolo. Sono vestiti tutti di grigio, unico segno distintivo la cravatta: dal rosa al blu passando per un fin troppo classico rigato diagonale. Età media cinquant’anni ed un accento che tradisce origini del nord. Un’eleganza ostentata e non sempre chic (le scarpe nero lacca non sono da mattina), un rigore da manuale, esagerato, arrogante. Più o meno a turno gesticolano, si aggiustano con dovizia i polsini della camicia (devono uscire appena dai bordi delle maniche della giacca), controllano ripetutamente il cellulare, si passano la mano tra i capelli e, non del tutto casualmente, guardano il riflesso del proprio viso sul finestrino. Una smorfia e il rituale si ripete: polsini, cellulare, capelli, viso… poi dicono le donne. Praticamente impossibile non osservarli. Discutono a voce alta, ma mi impegno ad ignorare il contentuto della loro conversazione (si parla di cavalieri, mortadelle, traditori, programmi, vittorie tutto condito da... ammiccamenti e risatine varie) per concentrarmi sulla vivacità del loro modo di essere e mi pervade il brutto presentimento che a esibirsi davanti ai miei occhi si trova l'embrione della futura classe politica del paese. Tutto, per fortuna, si esaurisce in poco meno di cinque minuti: quando i sette scendono dal tram, all’improvviso cala un insospettabile silenzio (o forse un senso di pacata quiete), insospettabile perché sono le otto di mattina, di sabato, nel cuore di Roma. Ci guardiamo tutti un po’ delusi, un po’ scettici, un po' affranti. Ma il tram stride sulle sue vecchie rotaie, riprende la corsa e noi passeggeri, fino a pochi istanti prima spettatori obbligati di un teatrino all'italiana, torniamo alla nostra routine...
Post Scriptum
Torno a suggerire un libro. Si tratta di "Seconda pelle - Quando le donne si vestono" (Feltrinelli), gradevolissima raccolta di 33 brevi racconti al femminile in cui protagonista è proprio l'abito, visto non come accessorio di tendenza ma come intima espressione di sé.

mercoledì 23 gennaio 2008

Ipse dixit

D'Alema: "Tutti dietro Romano. Poi, se si apre un'altra fase, si vedrà".
Berlusconi: "Oggi sentiremo le dichiarazioni dei rappresentanti dell'Udeur ma credo che questo partito possa entrare nel centrodestra".
Udeur: "No al governo ma ignobili pressioni di Berlusconi".
Fini: "Il mercato a Palazzo Chigi non è un tentativo di concussione?"
Bertinotti: "Le riforme prima di tutto".
Bossi: "O si vota o rivoluzione armata".
Fisichella: "Ho detto a Prodi che non sono disponibile, al Senato voterò no. Ovviamente il premier non ne è stato contento".
Fini: "Se ieri si diceva che il Presidente del Consiglio fosse alla ricerca di qualche voto, oggi al 100% c'è la sicurezza che Romano Prodi darà le dimissioni".
Giovanardi: "Al voto col Cavaliere leader".
Mastella: "Contro Romano non ho nulla di personale: si è sempre comportato bene. Ma gli altri che delusione: sono loro i killer di Prodi".
Diliberto: "Se il Governo cade bisogna votare: nessun esecutivo tecnico".
Mastella: "Si andrò al Senato e voterò contro Prodi".
Bonino: "Giusto che Prodi si presenti a palazzo Madama: i cittadini devono avere chiare le posizioni e le scelte dei partiti".

Ore 23,00: Bossi, Giordano, Turco e Casini ospiti di Vespa... come perdere l'occasione di continuare a seguire un così variegato teatrino politico all'italiana? Istruttiva distrazione, tutta da vivere, nella notte in cui Prodi dovrà trovare la giusta strada per far quadrare i conti al Governo, domani in Senato, alla ricerca della fiducia. Good luck, Romano, anche se ci auguriamo che, ad accompagnarti in questa impresa, non ci sia rimasta solo la fortuna...

domenica 20 gennaio 2008

Pensieri settimanali 5

Lunedì 14 gennaio: si apre la settimana con il caso Pistorius. L’opinione di noi tutti – sportivi e non – si divide tra due sentimenti: di sensibilità nei confronti di un atleta che è prima di tutto un uomo con evidenti difficoltà fisiche, di rigida imparzialità che non fa differenza tra “normalità” e handicap. Personalmente credo che Pistorius non avrebbe dovuto partecipare neanche ad altre manifestazioni sportive per normodotati (come il Golden Gala) altrimenti sarebbe lecito pensare ad un fenomeno da baraccone da esibire, a sua insaputa, nei vari colossei dei giorni nostri….

Martedì 15 gennaio: una attrice americana dovrà lavorare per un paio di giorni in un obitorio per verificare di persona “casa significa morire o mettere a repentaglio la vita di altri”. È la sentenza emessa per lei da un giudice di Los Angeles dopo il suo fermo per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto della cocaina. Finalmente una lezione di vita da emulare.

Mercoledì 16 gennaio: Totti ha fatto 200 con la maglia della Roma ed è subito prima pagina …Io ho fatto un buffo di 300 e neanche un trafiletto sul giornale!!!

Giovedì 17 gennaio: Mastella e Ratzinger si contendono la cronaca. Il primo per torbidi affari di famiglia, il secondo perché non ama mettersi in discussione con nessuno.

Venerdì 18 gennaio: so’ Cuffaro so’un ladrone/ ma so stoto votato e nun me ne vado/e a la faccia der palermitano/m’acchiappo tutto co’ ‘na mano!!

Sabato 19 gennaio: mi dispiace ancora di leggere o vedere servizi in tv sul problema spazzatura a Napoli. In altri paesi sarebbe stato risolto già da tempo.

Domenica 20 gennaio: Bertinotti sta facendo il giro dell’America latina. È da circa un mese che non è stabilmente nel nostro paese per intrattenere chissà quali rapporti internazionali. non sarà mica che il Presidente della Camera abbia confuso il suo ruolo con quello del Ministro degli Esteri?

sabato 19 gennaio 2008

Wow!


Siamo stati omaggiati di un bel D eci e lode da parte di Irene "per l'equilibrio e la determinazione nel portare al lettore varie problematiche". Nel ringraziare la cara amica - ora intenta a chissà quale impresa in alta quota - per averci fatto ricordare la spensierata atmosfera dei felici giorni di scuola, ricambiamo valutando con un altrettanto D eci e lode:

- Irene
- Giovanna
- Simona
- Giuly

quattro blogger che riteniamo "simpatiche, concrete, in grado di trattare serio e faceto in modo sempre originale e personale".

Le regole sono le seguenti:
- Esporre il logo del "Premio D eci e lode", che è il premio stesso, con la motivazione per cui lo si è ricevuto. E' un riconoscimento che indica il gradimento di una persona amica, per cui è di valore;
- Linkare il blog di chi ha assegnato il premio come doveroso ringraziamento;
- Inserire il regolamento;
- Premiare almeno 1 blog aggiungendo la motivazione;
- Entrare nel blog di d che (oltre a ideare questo originale riconoscimento) mette a disposizione l'immagine e altro materiale relativo a D eci e lode.

Post Scriptum
Desideriamo sottolineare che avremmo davvero voluto votare tutti gli "amici" linkati a destra, ma è prevalsa l'idea di fare un omaggio tutto al femminile...

mercoledì 16 gennaio 2008

Brividi...

L'Unicef calcola che nel mondo, soprattutto in Africa e nel Sud-Est asiatico, ogni giorno 3'200 bambini cadano nelle grinfie di trafficanti di minori, che li portano da un paese all'altro come una merce qualsiasi, li vendono come schiavi o a coppie piene di soldi desiderose di adottare alla svelta un bambino, li attirano nel girone della prostituzione con false promesse. Privi di un'identità poiché la loro nascita non è mai stata registrata, molti di essi vengono trasferiti clandestinamente e scompaiono definitivamente.
Ed oggi, sul quotidiano “La Repubblica”, il racconto dell’ultimo sconcertante episodio:
“Una vasta operazione internazionale contro la criminalità nigeriana, (...) è stata compiuta all'alba di oggi: decine gli arresti eseguiti, con le accuse di associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di esseri umani e traffico di droga. In tutto, nell'ambito dell'inchiesta (...) sono state emesse 66 le ordinanze di custodia cautelare, dal gip del tribunale di Napoli, nei confronti di cittadini nigeriani: quindici sono state eseguite all'estero, in particolare in Olanda, paese in cui l'organizzazione era secondo l'accusa particolarmente attiva. Impegnata soprattutto a far entrare minori dalla Nigeria, poi avviati alla prostituzione e allo spaccio della droga. (...) Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa AdnKronos, l'inchiesta ha consentito di accertare gravi irregolarità in alcune pratiche di adozione. Donne nigeriane residenti in Italia prelevavano bambini in tenera età dagli orfanotrofi del loro paese d'origine, per avviarli ai traffici illegali. In particolare, per quel che riguarda l'Italia, gli investigatori hanno scoperto il tentativo - uno dei quali andato a buon fine - di sequestrare due bambini da un orfanotrofio nigeriano, per poi portarli in Veneto. "E' stata sgominata una potente organizzazione internazionale - è il commento del ministro degli Interni Giuliano amato -. Faceva della tratta e dello sfruttamento di esseri umani, e in particolare di minori, la propria principale fonte di reddito". Le accuse contestate, ricorda Amato "sono reati gravissimi, che rinnovano la schiavitù ai nostri tempi e sfruttano la povertà. Perciò contro questi criminali dobbiamo essere inflessibili".
Quella dei minori e del loro "uso" illecito è una questione inclassificabile, simbolo di una civiltà piena di contraddizioni che si fa scudo del piccolo e indifeso per scopi indegni e brutali. Secondo me, però, si tratta anche un problema trascurato, di cui si parla solo in occasioni come questa, quando le stimate Forze dell'ordine organizzano qualche blitz diciamo "vincente". Sentiamo parlare per giorni interi di delitti irrisolti e di legge elettorale, c'è chi si improvvisa tecnico del calcio o ingegnere di formula uno, chi è preparatissimo in argomenti di moda e gossip, chi sa tutto quello che "non va" nel nostro paese. E' un'amara realtà, lo so. Eppure, non posso far a meno di pensare che, in queste cose, ben poco c'entra la giustizia umana...

Post Scriptum
Un libro lo consiglio comunque. L'ho terminato ieri, ed è il bellissimo "Il coperchio del mare" di Banana Yoshimoto (Feltrinelli).

domenica 13 gennaio 2008

Pensieri settimanali 4

Lunedì 7 gennaio: il ministeriale torna da la vacanza sempre a testa bassa/ se lamenta de lo stipendio/ che non je basta./ Presto presto! Vojamo er tesoretto / perché c’avemo un sogno ner cassetto/ de sperpera’ anche questo/ a dispetto de tutto er resto!

Martedì 8 gennaio: ho incontrato il Califfo, al secolo Franco Califano.Devo dire che adesso comprendo il motivo per il quale mia madre nutriva un debole per le sue canzoni .Persona gentile e sensibile, mi ha dato l’impressione di essere stato, in passato vittima del suo stesso personaggio. Perché di Roma, di cultura popolare, di atteggiamenti volgari (nel senso latino del termine).

Mercoledì 9 gennaio: si vocifera di incentivi per i vigili urbani, una sorta di “provvigioni” che andranno a finire nelle tasche di coloro che si riveleranno particolarmente prodighi nel compilare verbali e verbalini.

Giovedì 10 gennaio: vorrei fare una considerazione: un bel po’ di tempo fa, sopra gli autobus c’erano i bigliettai e per le case passavano quotidianamente operatori addetti alla raccolta dei rifiuti. Si tratta di due figure professionali che andrebbero ripristinate nel primo caso, per abbattere il numero dei viaggiatori a sbafo (per i quali neanche i controllori riescono a tenere la situazione in mano), nel secondo per avviare la raccolta differenziata sin dall’inizio ed evitare disastri come quello campano.

Venerdì 11 gennaio: un paradosso: se è vero che la famiglia è il nucleo dello stato e che questo va salvaguardato dalle incursioni dei malfattori, perché oggi tal Diego Casoli è stato accusato di eccesso di legittima difesa solo perché, ritornato a casa, ha trovato la moglie in pericolo di vita e, una volta disarmato il rapinatore, lo ha colpito ferendolo erroneamente a morte?

Sabato 12 gennaio: si inneggia all’unità di Italia e all’anniversario della costituzione, eppure di fronte ad un’emergenza grave come quella dello smaltimento dei rifiuti campani si ripropone un profondo livello di disgregazione tra le regioni che la compongono ben lontano dal senso civico di “unità”.

Domenica 13 gennaio: le è stata pignorata la casa e le sue proprietà sono state vendute; di tutto il denaro guadagnato in pista le rimarrà poco e niente. Sto parlando dell’americana Marion Jones, la ben nota velocista implicata in questioni di doping. Ma i nostri atleti che si sono distinti per uso di sostanze illecite al fine di migliorare la prestazione sportiva, come sono stati puniti?

mercoledì 9 gennaio 2008

Paradossi...

Uno studio americano sostiene che i film violenti possono aiutare a “prevenire” il crimine. La tesi sarebbe sostenuta (il condizionale è d’obbligo...) dal fatto che guardare un delinquente in celluloide mentre commette un omicidio potrebbe sublimare l’aggressività delle persone “a rischio”. D’altra parte va detto però che tra i detenuti americani, nove su dieci sostengono di “aver appreso i trucchi del mestiere” dai serial polizieschi trasmessi in televisione... Insomma, la questione è molto più complessa di quanto si possa banalizzare.
Alle contraddizioni made in Usa, risponde il governo britannico che gioca la carta della castrazione chimica nel tentativo di ridurre la piaga crescente dei crimini a sfondo sessuale. Due, ad oggi, i carcerati sottoposti alla “cura” anti-libido che grazie a pillole ed iniezioni dovrebbe annullare il rischio di ricadute delinquenziali. In cambio saranno rimessi anticipatamente in libertà.
E noi, ancora stiamo a lamentarci per l’indulto o per il “balletto” di Ametovich, l’assassino-testimonial diviso tra carcere e arresti domiciliari?

Post Scriptum
Per una piacevole evasione suggerisco “Un giorno nell’antica Roma - Vita quotidiana, segreti, curiosità” di Alberto Angela (Mondadori)

sabato 5 gennaio 2008

A che punto siamo, Presidente?

Un giovedì di metà dicembre ho scritto al Presidente Bertinotti via email:

Gentile Presidente,
premetto che sono un iscritto al suo partito (sez. Pio La Torre - Acilia) da diversi anni e che, quindi, condivido in pieno idee e proponimenti di questa sinistra.
Sono rimasto però estremamente perplesso nel non averla vista partecipare al funerale degli operai di Torino. Ma come, lei che si è sempre professato (e dimostrato) a favore di questa categoria è mancato ad un incontro di tale importanza? La anticipo chiedendole di non addurre spiegazioni di carattere istituzionale a motivo della sua assenza, non credo ci debba essere una "gerarchia" di impegni davanti a queste cose. Vedere l'immagine straziata del padre di uno dei ragazzi rimasti coinvolti (tra l'altro messa in prima pagina oggi, da Liberazione) mi ha fatto davvero riflettere: fino a che punto è necessario arrivare perché le Istituzioni ci stiano veramente ad ascoltare? Spero che sia di suo pugno l'eventuale risposta che vorrà concedermi e non da persone preposte a questo incarico. La ringrazio in anticipo.


Naturalmente (e lo dico con amarezza) non ho ricevuto alcuna risposta.
Vorrei però fare comunque qualche riflessione, le stesse che mi sarebbe piaciuto scambiare anche con il Presidente Bertinotti.
Le vicende degli operai di Torino sono solo la punta di un iceberg. Un subdolo mondo sommerso in cui non c'è giustizia per i più deboli e in cui proprio i più deboli sono costretti a chinare il capo per paura di essere fagocitati da un sistema a cui non appartengono.
Qualche giorno fa sul quotidiano "Liberazione" è stata pubblicata la lettera di un lavoratore della Thyssenkrupp. A quasi un mese dall'incidente che ha visto morire sette suoi colleghi, l'operaio amaramente sostiene la sua incapacità a reagire alle "angherie dei capi che ci volevano in ginocchio", alla "cafonaggine dei manager che ci vedevano come bulloni da trasportare a Terni insieme ai macchinari, ci volevano servili come schiavi".
L'istinto è stato quello di riprendere il computer e scrivere un altro messaggio al Presidente Bertinotti. Gli avrei chiesto perché i lavoratori onesti devono perdere la propria dignità perché costretti a subire le regole di un sistema corrotto, perché esiste una gerarchia tra lavori, perché chi opera onestamente deve sentirsi frustrato ed umiliato se non soccombe a certe regole.
Poi spiegatemi la corona di fiori della Thyssenkrupp sulla bara dell'ultimo operaio morto. Un affronto, una squallida pietà.
Dove è, Presidente Bertinotti?
Chi ha dato il voto al suo partito forse si aspettava una reazione vivace e meno banale di una semplice constatazione che cose così non dovrebbero mai accadere. Solo oggi (le vacanze ci sono per tutti) ritrovo su "La Repubblica" un articolo che la riguarda. Parla dell'importanza di calibrare gli stipendi dei parlamentari, dei soliti specchietti per le allodole, delle solite vecchie questioni.
A proposito, l'articolo è corredato da una foto che la ritrae dietro al monitor di un portatile: ma allora, lei, le email le legge...

Grazie, Silvio!



Anche se oramai “Silvio” sembra un nome che debba appartenere solo ad un certo Cavaliere dei nostri giorni, e che ben lungi da me è l'idea di ringraziare, il Silvio di cui parlo fieramente è un altro, l’autore di Pensiero Libero che mi ha citato per un meme, inserendomi nella sua personale lista di blogger che “leggendosi e ‘piacendosi’ si tengono a mente e creano il ‘percorso’, la ‘storia’ della propria esistenza in internet” (frase vittima di un banale copia/incolla ma che rende bene, devo ammettere).

Prima di mettervi al corrente della mia scelta, desidero comunque sottolineare che con estremo piacere leggo più o meno quotidianamente, le pagine di tutti i blog che ho inserito nella mia lista “Friends” (proprio di tutti, davvero) ma, giacché le regole sono regole…. passo il testimone ai seguenti cinque blogger:

Romano
Per la capacità che ha di farti riflettere anche solo con un’immagine…

Lele
Per l’imprevedibilità dei suoi post

Irene
Per il suo amore per la lettura (passione che ci accomuna) e l’ironia con cui lo tratta

Piccolè
Per l’esempio che dà di come un blog possa essere un vero momento di comunione e solidarietà…

Silvio
Per l’immediatezza del suo stile e un post sulla televisione (che condivido in assoluto).

Le regole per proseguire con questo “gioco” sono le seguenti:
1) partecipare se si è stati nominati.
2) lasciare un link al post originario (inglese)
3) inserire nel post il logo del Thinking blog award
4) indicare 5 blog che hanno la capacità di “farti pensare”.

Ed ora, buona lettura!

giovedì 3 gennaio 2008

Lezioni di stile

Quando trovo / in questo mio silenzio / una parola / scavata è nella mia vita / come un abisso.
(Giuseppe Ungaretti)

La redazione “Kulturaustausch”, rivista tedesca che si occupa - come sottolinea il suo stesso nome - di “scambio di culture”, ha organizzato una simpatica competizione tra le parole provenienti da tutto il mondo, con l'obiettivo di eleggere, alla fine del 2007, quella più bella, etimologiamente e, perché no, morfologicamente. Centinaia i termini inviati da un totale di 58 paesi di ogni continente.
Medaglia d'oro alla turca “yakamoz” (in italiano, “il riflesso della luna sull’acqua”)che ha battuto in sequenza la cinese “hu lu” (“dormire respirando profondamente”), il termine della lingua africana Baganda “volongoto” (“caotico”), quello norvegese “Oppholdsvaer” (la luce del giorno dopo la pioggia”), il termine “Madala” del popolo africano Hausa (“grazie a Dio”), la brasiliana “saudade” (“nostalgia”), e l’ucraina “Perekotipole” (“il corridore del deserto”). Molto indietro le espressioni italiane tra le quali è stata eletta a simbolo del nostro idioma la parola “iella” finita, quando si dice il destino, al diciassettesimo posto.

Anch’io ho delle parole preferite. E tra queste non rientra affatto iella non tanto per il suo significato, che devo ammettere può di certo influenzare, ma per il suo impatto estetico, banale e poco sonoro.
Abbiamo molte onomatopee, tanti termini poetici, numerosi lemmi veramente identeficativi della nostra bella lingua italiana.
Applauso, sciabordio, onda, fantasia, meraviglia, passione...
E a voi, quale parola piace?