venerdì 22 febbraio 2008

Il lavoro non è per tutti!

"Per lavorare si sveglia alle tre di notte. Il suo è un lavoro pericoloso. Angelo 'dipende' da un'azienda di Carini, alle porte di Palermo, che smaltisce rifiuti speciali. Raccolgono le batterie esaurite, l'olio vecchio delle macchine, ferro e metalli. Con il furgoncino, guidato dal fratello (che ha 28 anni), arrivano fino a Gela. 'Sono cinque anni che lo faccio', dice. Quasi dieci ore di lavoro al giorno. La sua paga è di 300 euro alla settimana. 'Cosa faccio nel weekend? Sono stanco e mi riposo'".

Un breve stralcio di un articolo su "La Repubblica" di oggi.
Se fosse l'intervista di un lavoratore precario, probabilmente sarebbe una lettura priva di significato, la descrizione di una realtà talmente comune da apparire quasi come "normalità". Sapete invece chi è Angelo?
È un minorenne che lavora, di nascosto, nell'ombra, come tanti altri nella nostra civile, moderna, colta Italia.
I dati sono allarmanti: l'ultima indagine risale al 2002 e la precedente addirittura al 1967 e all'inizio del nuovo millennio (ma non c'è motivo di pensare che le cose ad oggi siano migliorate, anzi) i ragazzi con meno di quindici anni che svolgevano un qualsiasi tipo di attività lavorativa erano 144.285, cioè il 3,1 per cento dei circa 4,5 milioni di bambini di quell'età.
La percentuale sale man mano che cresce l'età: lo 0,5 per cento tra i sette e dieci anni, il 3,7 per cento tra gli undici e i tredici, ben l'11,6 per cento dei bimbi di quattordici anni.
Io sono stordita da queste cifre.
Bambini maltrattati, violentati, abusati. Non solo sessualmente, ma moralmente, eticamente. Allora mi chiedo: ma che tipo di persone ci sono dietro questi orrori?

7 commenti:

Raggio di sole ha detto...

Quanti casi che non conosciamo di lavoro minorile !!!!!!!!!!!

Gianluca ha detto...

i tempi di Dickens ci inseguono ancora..

Dani ha detto...

E continuano a dire che l'Italia é una società civile......!
Una vergognosa società di bigotti civili....!

Anonimo ha detto...

Laubel, non sono persone. C'è solo l' involucro e dentro niente di umano.

Romano Scaramuzzino ha detto...

E' il fallimento della politica italiana. Si doveva occupare e 'preoccupare' anche del lavoro, dell'economia familiare sempre più precaria nel nostro paese e non l'hanno fatto. Specialmente nel meridione di Italia doveva essere questo un obiettivo primario. Poi alcuni politici sono anche collusi con la mafia..Anche se proprio a Gela (se non sbaglio!!) c'é un sindaco bravo e coraggioso.

Bel post! Ciao LauBel :)

rudyguevara ha detto...

persone che nn hanno cuore.e uno stato molto,molto latitante.la peggiore miscela possibile.

Pino Amoruso ha detto...

Persone senza scrupoli che approfittano di situazioni di disagio per arricchirsi sfruttando anche i minori. Queste notizie mi fanno sempre più inkazzare contro i nostri politici...
A presto ;-)