venerdì 3 ottobre 2008

La vita è un insieme di loop

Una collega stamattina mi ha detto che la sua vita è un susseguirsi di loop. Piccoli frammenti musicali che si ripetono all'infinito, ostinatamente, fino a quando non decidi di spingere il pulsantino dello stop. Un loop per la vita quotidiana, uno per le preoccupazioni, uno per il lavoro, uno per la famiglia. Sempre lo stesso andamento: vita quotidiana, preoccupazioni, lavoro, famiglia. In continuazione, senza sosta né respiro.
Questa immagine mi ha rattristato molto.
Perché, se è pur vero che spesso e volentieri i ritmi frenetici a cui siamo costantemente abituati non ci fanno assaporale la variabile indipendente della nostra esistenza, non credo sia possibile catalogare tutto come un semplice susseguirsi di azioni. Se fosse così le emozioni perderebbero di intensità, gli imprevisti - piacevoli o meno che siano - non rappresenterebbero un motivo di crescita e lo stesso vivere sarebbe solo una più o meno lunga corsa in attesa della pausa finale.
Non voglio che la mia vita sia solo un susseguirsi di loop...

20 commenti:

Romano Scaramuzzino ha detto...

Loop uguale 'compartimenti stagni'? Se è questo il suo significato non mi piace.

Buon weekend anche te e a presto!

Francesco Candeliere ha detto...

Ciao Laubel per prima cosa ti volevo chiedere scusa se sono stato poco presente sul tuo blog in questi mesi ma c'era un errore sul link e dunque quando cliccavo per venirti a trovare mi appariva sempre il post "una pausa di riflessione" di gennaio 2008.Ora ho corretto l'errore(meglio tardi che mai,no?) ed eccomi qua....
Che dire?? ridurre la vita ad un susseguirsi di azioni ed eventi uguali mi sembra troppo riduttivo....troppo piatto...
Concordo,"non voglio che la mia vita sia solo un susseguirsi di loop".
A presto

Pino Amoruso ha detto...

Sicuramente d'accordo con te...

Buon fine settimana ;)

Andrea De Luca ha detto...

anche io concordo
buon weekend

Leonardo ha detto...

Laubel,non posso che condividere il tuo punto di vista.
La vita è ben altro che quello descritto dalla tua collega!

Ti saluto caramente.

Irene ha detto...

Devi avere una collega molto triste. La vita, ora come ora, forse gli eventi mi porteranno su altre strade, ma ora io cerco di viverla la mia vita, assaporando ogni momento, le piccole cose del quotidiano. E anche se si vive correndo, la cosa più imporante è coltivarla questa vita, coltivare l'amore di chi ci vive accanto.
ciao ciao

Anonimo ha detto...

Per fortuna la mia non è così... la vita ha un senso al dilà del nostro quotidiano (altrimenti che senso avrebbe?)

Gianna ha detto...

Tra la vita frenetica e i loop c'è una via di mezzo secondo me.

Sono d'accordo con te.

Ti ho inserita nel blogroll

Anonimo ha detto...

Offro al tuo post una lettura un po' diversa da tutti questi inutili "sono d'accordo con te".

Altrimenti a che serve un blog? Se servisse solo a farsi dare ragione sarebbe molto triste...

Molto più triste di quella collega che è riuscita a esprimere, a parole, certe considerazioni.

Ritengo infatti possa riuscire a farlo solo una persona in difficoltà che, al contrario di quello che pensi, ha sempre avuto una vita molto intensa, soprattutto da un punto di vista emotivo.
E' solo chi ha una vita ricca, creativa e autonoma (di testa) può accusare il colpo quando la vita, in certi momenti, ti obbliga ad una marcia forzata.

Capita a tutti, sai, prima o poi, specialmente quando la vita di molte persone alle quali vuoi bene dipende dalle tue azioni.
In quei momenti avresti voglia di scappare, di ridere, godere e lasciarti scivolare tutto addosso come sai fare benissimo. Ma non puoi.
In quei momenti, stringi i denti, e subisci quei loop.
E ri riconosci.
Dai loro un nome e un cognome.
Solo così sei certo che prima o pi ne uscirai.
L'importante è rendersere conto.

Quei loop, capiteranno anche a te. Capitano a tutte le persone, almeno una volta nella vita.

Altrimenti... vorrebbe dire una di queste due cose: o che sei una persona e-stre-ma-men-te fortunata oppure che sei una così egoista da anteporre la serenità momentanea vissuta nel tuo "orticello" agli interessi e alla felicità di chi ti è intorno.

A proposito di emozioni: hai mai provato, tu, il godimento fisico che si ha nel momento esatto in cui riesci, con le tue forze, ad uscire da uno di quei loop?

Mi auguro di sì...

Pino Amoruso ha detto...

Ciao passo per un saluto e per invitarvi a leggere l'ultimo mio post ed a diffondere l'iniziativa. Ora più che mai bisogna fare "rete"...

A presto ;)

LauBel ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Pensieri ha detto...

Secondo me tutto dipende da come si vivono questi loop...

Se vivere in loop vuol dire avere trovato equilibrio e stabilità, allora a me starebbe benissimo fare sempre le stesse cose...

Ovviamente se ogni giorno devi alzarti e pensare che ti tocca un'altra giornata di merda, uguale a quella di ieri e a quella di domani, allora sì che è triste la vita...

Penso che la cosa importante da fare è riuscire a realizzare un "nostro loop" che ci soddisfi e ci appaghi...

Ti abbraccio

*Shaina*

Irene ha detto...

ciao e buona settimana!

Anonimo ha detto...

Concordo.Nenache per me è così! Che tristezza altrimenti!!!

LauBel ha detto...

@anonimo
leggo il tuo commento fiume con molto disagio... un disago di una persona sensibile - la sottoscritta- nei confronti delle difficoltà altrui, disponibile all'ascolto ma estremamente perplessa ripetto ai diktat e alle sentenze di gente che si permette di dire la sua non conoscendo l'interlocutore o fingendo di non conoscerlo (perché credo di sapere bene chi tu sia - l'anonimato non è abile a coprire l'astio stilistico con coui sostieni solitamente le tue posizioni). la mia "tristezza" non è un giudizio personale nei confronti della collega, ma una personale opinione su un modus vivendi che non condivido. non ho detto, come arbitrariamente dici tu, che è di persona "che non ha avuto una vita intensa" (... chi sei per permetterti persino di "interpretare" il mio pensiero con affermazioni e deduzioni che non mi appartengono?). chiudo qui perché ho ben altro da fare ma, la prossima volta, se davvero come sostieni vedi il blog come "confronto", rivelati e non celarti dietro ad uno squallido anonimato... altrimenti non sei persona gradita da queste parti.

Anonimo ha detto...

Vorrei dire qualcosa ad "anonimo" (oltre ad unirmi al fatto che almeno abbia coraggio di dichiararsi): per caso sei invidioso delle persone che sanno gestire la vita in modo più consapevole e meno vittimistico?

Anonimo ha detto...

Arrivo in questo blog molto casualmente e devo ammettere che questo post fa riflettere. TRa i vari d'accordo - con cui... concordo - devo fare una precisazione: non credo che l'intento dell'autore del post sia stato quello di "giudicare" e fa pensare il fatto che, invece "anonimo" si sia sentito subito in causa. ok che la democrazia sta sparendo: ma uno sarà pure libero di dire quello che pensa o no? "anonimo" se fossi in te rivedrei proprio come funzionano i rapporti interpersonali. mi sembra tu abbia un po' di confusione

LM ha detto...

quando ci si accorge che la vita diventa un loop di eventi che si susseguono in maniera monotona, si è già ad un buon punto: una volta riconosciuto il meccanismo si può provare a far qualcosa per spezzarlo, movimentarlo, renderlo più emozionante. non servono avvenimenti eclatanti per renderlo dinamico, a volte bastano anche le piccole cose quotidiane, si può partire da queste. basta saperle riconoscere e dar loro il giusto valore. a volte invece servono grandi cambiamenti (cambiare lavoro, casa, amicizie che non sono più tali, città), dove è importante liberarsi dei rami secchi per permetere ai nuovi germogli di spuntare. auguro con tenerezza alla tua collega di riuscire a capire come ridare sapere e sapore alla sua vita

Fabioletterario ha detto...

Penso che sarebbe davvero triste, se così fosse... Una mera ripetizione... No, non credo. E nn voglio...!

Romano Scaramuzzino ha detto...

Un caro saluto NON ANONIMO da un vero amico ;)

Ciao Laubel