
Sto leggendo un libro di Marco Travaglio dedicato proprio alla "leggerezza" dell'informazione e alla "capacità" (o "volontà" o "potere") che "quelli che contano" hanno nei confronti di chi collabora, scrivendo, per un mezzo d'informazione. Si occultano le vere notizie, si offre solo una parvenza di quello che la realtà ci prospetta, insomma si fa proprio di tutto pur di non dire la verità.
Ma c'è ancora qualcuno che vuole raccontare i fatti per quello che realmente sono e dire la sua, senza timore, senza vergogna, senza paura? Non parlo di personaggi famosi o comunque noti ai più. Parlo di gente comune, semplice, "normale" (anche se, va detto, è difficile parlare di "normalità" ai nostri giorni...).
Diamoci appuntamento qui, in queste pagine... vi aspettiamo.
Perché l'informazione viva e sia degna del nome che porta.
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