Matteo Bianchi, scrittore, autore e blogger, si è occupato del “Dizionario affettivo della lingua italiana” dove ha raccolto centinaia di voci, compilate da altrettanti scrittori. «L’idea alla base è molto semplice», ha detto, «ho chiesto a ogni scrittore di indicare la sua parola preferita e di spiegarne il motivo». Il risultato è stato un vocabolario dapprima virtuale, pubblicato su Tina, la rivista on line di Bianchi, e poi reale, portato in libreria da Fandango con la cura, oltre che dell'autore di “Apocalisse a domicilio”, di Giorgio Vasta. Tanti gli scrittori coinvolti.
A parte che correrò a comprarlo quanto prima, ho trovato l'idea a dir poco fantastica. La selezione credo sia stata ardua e, in qualce modo, audace. Ho iniziato a pensare quale fosse la mia parola preferita e sono stata avvolta da una nuvola di confusione. Suono o significato? Cosa preferire nella selezione? Ad ora non so proprio dire quale sia la MIA parola preferita. Nè quella che, forse, farei sparire dal dizionario.
Lancio la sfida: voi la conoscete la VOSTRA parola preferita?
Era tempo che volevamo crearci un blog, incredibile opportunità per raccogliere (e ordinare) le idee, condividendole (più o meno!) con gli altri. Ma è accaduto qualcosa, ieri sera, che ci ha dato l'input per iniziare l'avventura...
E' stato l'aver ascoltato, attentamente, il Tg 1 delle 20...
lunedì 8 agosto 2011
mercoledì 27 luglio 2011
Musica, conflitto d'animi?
Orchestra isrlaeliana, musica di Richard Wagner. Grazie alla bacchetta del maestro Paternostro, ebreo (con madre sopravvisuta ai lager), al festival di Bayreuth l'Israel Chamber Orchestral ha eseguito l'Idillio di Sigfrido. Il musicista tedesco più amato dal führer in alcuni suoi scritti assunse nette posizioni antisemite: «Wagner disse cose terribili sul nostro popolo», dice il direttore, «ma era un grande compositore e, nel 2011, si deve scindere l'uomo dalla sua arte». Quanto è vero che la nobile arte che induce all'ascolto induce anche ad andare oltre la tragedia degli eventi?
martedì 15 marzo 2011
Primavera on my mind
Il sole sta facendo capolino. Timido dietro filamenti di nuvole astratte che invadono il cielo pallido. Uscita dalla metro, un'afa incomprensibile mi ha avvolto... 17 gradi sul termometro che vedo lampeggiare in lontananza, troppi anche se ormai siamo a fine inverno. Una giornata dal freschetto frizzante non ne vale una assolata e afosa. Per carità. Una lunga passeggiata per il centro storico con le sue istantanee sul passato mi porta al lavoro. Turisti ogni dove pronti ad immortalare con le loro digitali le meraviglie che io posso apprezzare ogni giorno e non solo nello spazio di una vacanza mordi e fuggi. E tutto si avvolge di mistero e magia... cammino, cammino, cammino e mi ritrovo a destinazione senza neanche accorgermene. È bello, bellissimo, iniziare una giornata così.
sabato 26 febbraio 2011
No comment
Giuliano Ferrara occuperà la striscia di "informazione" post Tg1, quella - tanto per intenderci - che fu dell'inimitabile Enzo Biagi. La Rai si conferma emittente di regime...
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